La Rai, dopo anni ed anni, ha deciso di non presentare nessuna offerta per i diritti radiofonici del campionato di Serie A dal 2010 al 2012.
Non è la prima volta che la tv di Stato prende una decisione analoga salvo poi pentirsene e qualche anno dopo, quando è troppo tardi, riacquistare i diritti televisivi e radiofonici.
Cosi successe con 90° minuto: cessione a Mediaset per poi ricomprarlo lo scorso anno.
È battaglia per i diritti televisivi e radiofonici del calcio. La Lega chiede 900 milioni di euro l’anno, le piattaforme titubano.
Difficile che i diritti vengano assegnati domani, cosa che veniva auspicata fino a qualche settimana fa.
Nella sede della Lega Calcio sono giunte solamente 5 offerte a fronte dei 6 pacchetti preparati dagli advisor, divisi per piattaforma e prodotto.
La vera sorpresa è l’offerta di Rtl per i diritti radiofonici del campionato di Serie A: l’obiettivo è sottrarre “Tutto il calcio minuto per minuto” alla Rai. Scontata l’offerta, da parte di Sky, di 580 milioni (570 il minimo fissato) per il pacchetto satellitare e quella di 210 milioni (qualche euro più del minimo) di Mediaset per il pacchetto digitale.
Dahlia tv, sempre per il digitale, non è disposta ad offrire i 72 milioni di euro richiesti dalla Lega Calcio e per questa ragione si affiderà alla trattativa privata, riguardo le squadre di suo interesse, con Mediaset.
Tentenna fortemente la Rai. Perdere il calcio significa perdere un pezzo importante della sua storia ma, è anche vero che, i diritti televisivi in chiaro stanno perdendo sempre di più il loro valore. Ha poco senso mandare in onda, alle 18.00, dei gol che Sky e Mediaset hanno già proposto un ora e mezza prima.
Rtl, 102.5, ha presentato un’offerta per aggiudicarsi i diritti radiofonici delle prossime due stagioni di Serie A. La mossa di Lorenzo Suraci ha spiazzato la Rai che confidava di arrivare a una trattativa privata con la Lega Calcio.
Ieri il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, era a Roma con i rappresentanti del governo, Figc e Coni, per sancire la separazione consensuale dalla B. Per la nuova Lega tre punti cardine: legge sugli stadi, fiscalità e ridistribuzione delle risorse economiche.