Malumori nella maggioranza Il centrodestra ha appoggiato compatta l’esecutivo, anche se i malumori sono mancati sia tra i grandi sia tra i piccoli soci del centrodestra. L’Mpa ha confermato la fiducia al governo, ma chiesto "di cambiare registro". Dalla Lega, che ha chiesto in aula "più attenzione alal Padania", è partito un ordine di scuderia che autorizza sindaci e amministratori del Carroccio a sforare il patto di stabilità, dopo che un emendamento al dl anticrisi consente a Roma una deroga così che per due anni possa non computare gli investimenti per la metropolitana.
La strategia di Fini A tenere banco anche oggi è la strigliata al governo del presidente della Camera Gianfranco Fini. Da più parti, tra le file del centrodestra, sono arrivate assicurazioni sulla compattezza della maggioranza, a smentire la lettura del ricorso alla fiducia fatta trapelare da Fini.
"La fiducia era inevitabile" L'ha detto Umberto Bossi sposando la linea di Silvio Berlusconi e di Giulio Tremonti, mentre quelle di Fini sono "difficoltà di giovinezza". "La fiducia era evitabile", ha invece detto Italo Bocchino. Nonostante questo, "la maggioranza è compatta", ha garantito Maurizio Lupi. Berlusconi ha convocato questa mattina a palazzo Grazioli Vito e i capigruppo del Pdl per fare il punto sulle prossime tappe parlamentari e per discutere del percorso del nuovo partito. Domani dovrebbe incontrare anche il reggente di An, Ignazio La Russa.
Durissimi i commenti dal centrosinistra La decisione del governo di mettere la fiducia sul decreto anticrisi dimostra per Antonio Di Pietro che l’Italia "è una democrazia a scartamento ridotto". Quanto a Fini, "non deve limitarsi a fare interventi del giorno dopo, ma deve decidersi a esercitare davvero il suo ruolo".
Bersani: impedita la discussione È toccato a Pierluigi Bersani dichiarare in aula alla Camera il no del Pd alla fiducia al governo. La fiducia, ha detto il ministro ombra dell’Economia, è stata messa "per nascondere i problemi della maggioranza". Non solo. "Il governo, nel chiedere la fiducia, ha detto che l’Italia è il primo paese ad affrontare la crisi", ha ricordato, ma la verità è che "è il primo e unico paese al mondo che ha impedito al parlamento una discussione efficace sulle misure anticrisi".