Dolori cronici per un italiano su 5. Cure insufficienti per il 95% degli europei

Un italiano su cinque soffre di dolori cronici. Il risultato emerge da una ricerca condotta dal rapporto “Pain Story”, presentato in questi giorni a Lisbona al congresso dell’Efic, un’organizzazione europea che si occupi di studi sul dolore.

Soffre di dolore cronico chi ha da più di tre mesi consecutivi dolori medi e forti. La definizione è valida per varie patologie: osteoartriti, osteoporosi, malattie muscoloscheletriche, dolori neurologici, emicrania e tumori.

Il dato italiano, con 21% di adulti colpiti da disturbi cronici, è in linea con la media continentale, visto che in Europa queste patologie colpiscono il 19% degli abitanti.

Il problema sembra piuttosto quello di una soluzione definitiva, visto che il 95% di questi “malati cronici” non guariscono dopo un anno di trattamento: per il 5% degli intervistati nell’indagine il dolore è addirittura peggiorato.

Il 65% dei pazienti teme di perdere la propria occupazione, mentre il 33% ha dovuto ridurre l’orario lavorativo. Solo il 12% di loro è trattato con farmaci oppioidi “potenti”: il 25% assume antidolorifici a base oppioide “leggera”, mentre al 43% sono prescritti farmaci non oppioidi.

Le conseguenze influiscono negativamente anche sulle reazioni psicologiche alla malattia: il 44% dei malati cronici «si sente solo nella lotta quotidiana al dolore», il 66% «cade nell’ansia e nella depressione», il 28% «soffre così tanto da desiderare a volte di morire».

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Alberto Francavilla