Mario Draghi prevede che gli aggiustamenti economici dei prossimi anni «non saranno indolori» e «assicurare che essi avvengano in maniera ordinata porrà importanti sfide ai policy makers: supporto alla crescita e una continua iniezione di liquidità… in tempi di forte pressione inflazionistica e di stretta creditizia». Il governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Forum, lo ha detto nel suo intervento al consueto appuntamento annuale organizzato dalla Fed di Kansas City a Jackson Hole. Secondo Draghi, «i prossimi anni saranno probabilmente caratterizzati da una bassa propensione al rischio a da un progressivo abbassamento della leva finanziaria».
POLITICA MONETARIA – «La politica monetaria non può essere il solo strumento, e neanche lo strumento principale per stimolare l’economia e il sistema finanziario. Dobbiamo creare invece un ambiente nel quale le banche possano e vogliano ricorrere alle loro riserve e concedere prestiti ed i mercati finanziari possano e vogliano rischiare» ha aggiunto Draghi, spiegando che che «ciò richiede capitali adeguati al rischio, sia nei bilanci delle banche che nelle mani di appropriati operatori non bancari. Ma può anche significare un contesto in cui le incertezze – sulle esposizioni di rischio e sulle valutazioni dei profitti, sugli sviluppi nell’economia reale, sulla forza dei bilanci finanziari, societari e familiari – sono state gestite in modo adeguato». Secondo il governatore, «ciò implica assegnare un ruolo centrale all’aumento della trasparenza così come l’iniziativa da parte del settore privato per risanare i bilanci e rafforzare il funzionamento dei mercati».