Un nigeriano 58enne, Adeyemy Abournin, incensurato, con i documenti d’identità in regola, dall’aspetto distinto e vestito elegantemente, è il corriere della droga arrestato alla stazione ferroviaria di Bologna nell’ambito di un’operazione partita da Perugia ed eseguita dai carabinieri del Nucleo radiomobile, a quanto si apprende dall’Agi.
L’uomo custodiva nello stomaco 120 ovuli contenenti cocaina, per un peso complessivo di 1,5 kg. I particolari dell’operazione sono stati forniti stamane in una conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri di Perugia. «Il soggetto rientra nella categoria degli ‘ingoiatori‘ – ha evidenziato il tenente Piergiuseppe Zago, comandante del Nucleo – soggetti per i quali è necessaria una puntuale preparazione, quella che l’arrestato sicuramente aveva: la radiografia alla quale l’abbiamo sottoposto una volta fermato ha evidenziato che nello stomaco non sarebbe potuto più entrare neppure uno spillo».
«La sostanza, già analizzata, si è rivelata di buona qualità: opportunamente tagliata – ha spiegato il capitano Giovanni Cuccurullo, comandante di compagnia – sarebbe arrivata a pesare 4,5 kg e, considerando che sul mercato un grammo di eroina viene valutato tra gli 80 e i 100 euro, il giro d’affari generato dal flusso bloccato sarebbe stato di 450mila euro».
Tutto è partito da un controllo di routine: l’Arma monitora costantemente il capoluogo e l’immediato hinterland agendo su due livelli, il contrasto ai pusher su piazza e l’intercettazione dei flussi. Ad essere individuati per primi nell’acropoli sono stati due tunisini, Sassi Saber e Hamdi Hacmi, rispettivamente di 24 e 43 anni, entrambi clandestini, trovati in possesso di circa 10 grammi di eroina e due cellulari: per loro e’ scattata l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.
Stesso reato per Manai Tareck, marocchino clandestino di 39 anni, sorpreso a spacciare eroina nella zona di Ponte Felcino. I tre maghrebini si trovano ora nel carcere perugino di Capanne.
