Avviata dalla procura di Firenze, l’operazione denominata “Notti Bianche“, ha portato lunedì notte alla chiusura con sequestro penale di quattro locali frequentati dalla “Firenze bene”: lo “Yab Yum”, il “Colle Bereto”, il “Peperoncino” e il “Full up” e «ad oltre trenta arresti e cinquantadue perquisizioni in abitazioni, locali notturni e studi professionali», a quanto si legge in una nota della Squadra Mobile.
Si sbaglia chi pensa, “i soliti ragazzini drogati”, poiché il fenomeno, considerato dagli utenti del locale una caratteristica irrinunciabile, vedeva fra i suoi principali frequentatori e consumatori esponenti dell’alta società fiorentina, fra cui un avvocato, un architetto e un dentista. Mentre non sono stati trovati minorenni.
Tramite le indagini, che sono state possibili grazie alle intercettazioni telefoniche e alle 48 perquisizioni avvenute nell’arco di un anno «è stato accertato – conclude la nota – che i locali rappresentavano in alcuni casi l’elemento di congiunzione tra spacciatori e consumatori di droga. Lo stupefacente ceduto nella maggior parte dei casi era cocaina, con consegne fino a oltre 300 grammi».
