Cocaina in sospensione nell’aria. Questo respirano i residenti di Madrid e Barcellona secondo uno studio dello spagnolo Consiglio Superiore di Ricerche Scientifiche (Csic).
I risultati del lavoro dei ricercatori è stato pubblicato dalla rivista “Analitycal Chemistes”, e punta a sviluppare un metodo analitico specifico che consenta di rilevare droghe nell’aria. In questo modo si dispone di strumenti che consentono di individuare il loro consumo in modo rapido.
La ricerca, condotta dal Dipartimento di Chimica ambientale e di geoscienze dell’Istituto di diagnostica ambientale, ha riscontrato in entrambe le città spagnole la presenza di 17 composti appartenenti a cinque classi di droghe: cocaina, anfetamine, oppiacei, cannabinoidi e acido lisergico. In tutti i campioni sono stati riscontrati livelli di cocaina in concentrazioni da 29 a 850 picogrammi, unità di misura pari alla miliardesima parte di un grammo per metro cubo di aria.
In particolare nel caso di Madrid, sono stati riscontrati fin a 143 picogrammi per metro cubo di aria.
I ricercatori iberici hanno sottolineato che l’alta concentrazione non comporta alcun rischio per la salute, e che potrebbe essere provocata dal fatto che le stazioni di rilevamento erano vicine a quartieri dove c’è un potenziale commercio di droga. Quello di tracce di cocaina nell’aria è un caso già riscontrato anche nelle città italiane: nel 2007, il Cnr rivelò a Roma una quantità di cocaina in sospensione con concentrazioni massime di circa 0,1 nanogrammi per metro cubo. Quantità simili furono rinvenute anche a Taranto.