Da alcune ricerche recenti sembra che, sempre più donne, in età avanzata e non cercano la maternità. È di fondamentale importanza essere a conoscenza di determinate analisi e medicinali da assumere durante il periodo di gestazione per due cose fondamentali ovvero il benessere della mamma e della meraviglia che germoglia dentro di essa.
In particolare, sottolineamo l’importanza e l’utilità dell’acido folico, che tutte le donne che prevedono di avere un figlio dovrebbero assumere prima e durante una gravidanza, proprio per la prevenzione delle malformazioni e delle altre anomalie che possono colpire un bambino. Fra queste malformazioni, quella denominata spina bifida che riguarda il tubo neurale, è una delle più gravi e può essere prevenuta proprio utilizzando l’acido folico.
E’ di notevole importanza, poi per una donna in gravidanza, sapere se si ha avuto un contatto con il virus dell’epatite B, dell’epatite C e dell’AIDS, in quanto queste malattie possono essere trasmesse al feto attraverso la barriera placentare, per contatto diretto al momento del parto e con l’allattamento al seno.
Un altro esame, importatissimo da eseguire quando si è in gravidanza e quello della toxoplasmosi, questa è una malattia banale, ma diventa molto seria in gravidanza.
La toxoplasmosi è una malattia causata da un parassita chiamato Toxoplasma Gondii, che è diffuso in tutto il mondo e che infetta numerose specie di animali a sangue caldo. è solitamente una malattia che può passare inosservata (asintomatica) o che manifestarsi con scarsi sintomi quali febbre, malessere generale, ingrossamento dei linfonodi del collo, dolori muscolari e mal di gola.Di regola, guarisce spontaneamente ma può invece diventare pericolosa nel caso si trasmetta al feto: in tale circostanza la malattia si esprime con aspetti molteplici. le conseguenze dell’infezione possono rendersi evidenti dopo diversi anni dalla nascita e si manifestano con ritardo mentale, difficoltà di apprendimento, disturbi visivi o cecità.La probabilità che il feto contragga l’infezione aumentano con il procedere della gravidanza: si passa dal 15% di possibilità nel primo trimestre, al 30% nel secondo, al 60% negli ultimi tre mesi fino ad arrivare ad oltre il 90% in prossimità del parto. Al contrario, gli eventuali danni al feto sono più gravi se il contagio si verifica nei primi mesi di gestazione. La prevenzione dell’infezione congenita da Toxoplasma consiste nel tenere controllato il titolo anticorpale durante tutta la gravidanza, ogni 2-3 mesi, e soprattutto rispettare alcune restrizioni dietetiche ed abitudinarie quali l’esclusione della carne cruda o poco cotta e degli insaccati, il lavaggio molto accurato della frutta e della verdura, l’uso di guanti per il giardinaggio, l’evitare il contatto con le feci dei gatti.
