Andare in bicicletta è più pericoloso che andare in auto o in moto. Ogni giorno infatti in Italia perde la vita almeno un ciclista e 40 finiscono in ospedale per ferite più o meno gravi. È quanto emerge da un’inchiesta pubblicata su “Il Centauro” di maggio, organo ufficiale dell’Asaps, l’associazione amici sostenitori della Polizia Stradale. I numeri, forniti dall’Istat, parlano di una vera emergenza: nel 2007 in 15.713 incidenti sono morti 352 ciclisti, +11% rispetto al 2005, 14.535 sono rimasti feriti +16,5%. Quasi 1000 ciclisti morti negli ultimi 3 anni.
Il rischio di mortalità, calcolando come valore medio 1, per i ciclisti è 2,18, il più alto in assoluto, più del doppio rispetto al valore base. Si pensi che per le autovetture il tasso di mortalità è pari a 0,78, per i camion è 0,67, per i pullman 0,48, per i ciclomotori 1,06. Le moto fanno peggio (1,96) ma non arrivano al livello dei ciclisti.
La percentuale dei ciclisti fra le vittime della strada è passata dal 5,3% del 2004 al 6,9% nel 2007. Quella dei feriti è passata dal 3,7 al 4,5%. Il maggior numero di vittime in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, dove circolano più bici anche per antica tradizione.