Questo matrimonio “non s’ha da fare”. E comunque deve restare fuori dai confini europei. L’accordo (il Settlement) per chiudere la class action tra Google e le associazioni di autori ed editori americani per il servizio Book Search, scatena l’opposizione del mondo dell’editoria in Europa.
Tre sono le obiezioni mosse dall’Aie, associazione italiana editori: violazione della Convenzione di Berna sul diritto d’autore, monopolio e importanti problemi nel database tecnico del settlement.
Oltre alle opposizioni formali mosse dagli editori di Italia, Germania, Francia, Austria, Norvegia e Svezia, anche la Federazione Europea degli Editori ha preso posizione contro il progetto.
La FEP, che riunisce gli editori di 26 paesi, ha affermato che l’accordo tra Google e le associazioni di autori ed editori americani per il servizio Book Search, che coinvolge anche qualsiasi opera libraria europea disponibile sul mercato USA «non costituisce una soluzione per l’Europa (…), non può essere applicato al territorio dell’Unione Europa (…) e il suo ambito di applicazione non può essere esteso al di fuori degli Stati Uniti».
Google Books è il sistema di ricerca sviluppato dalla società di Mountain Views che scandaglia i testi di libri digitalizzati e li mette a disposizione integralmente (in caso di diritti d’autore scaduti) o in forma di preview. Gli editori del vecchio continente chiedono che l’accordo americano sia limitato agli Stati Uniti e propongono il progetto Arrow come valida alternativa a Google Books. Oggi le audizioni alla Commissione Europea.
