L’effetto “shrinkage” ha travolto l’editoria americana: le vendite pubblicitarie diminuiscono sempre di più e i colossi dell’informazione si restringono, come dei capi in lavatrice. Gannett, il gruppo che pubblica 85 quotidiani, insieme a “Usa Today”, il giornale a più ampia diffusione negli Stati Uniti, taglierà oltre mille posti di lavoro.
Tempi duri per la carta stampata: la divisione Community Publishing ha visto precipitare la sua capitalizzazione di mercato da 17 miliardi di dollari nel 2003 a 6,9 nel 2007. Se nel 2008 le vendite pubblicitarie erano scese del 16 per cento, dopo la crisi è stata una disfatta: nel primo trimestre del 2009 solo il quotidiano Usa Today è sceso del 33,5 per cento.
L’ 84 per cento delle entrate della Gannett provengono in larga parte dalle pubblicazioni e il quotidiano che fino all’irruzione di internet garantiva 2 milioni e mezzo di lettori al giorno, dei 14 milioni totali in America, adesso dovrà stringersi un po’. La forza lavoro dell’azienda al momento è composta da 41.500 dipendenti e almeno 2000 rischiano di seguire il 10 per cento dei colleghi che hanno già lasciato tastiere e scrivanie nel primo round di licenziamenti dopo le prime avvisaglie di crisi dello scorso anno.
Il settore digitale e televisivo del gruppo non potrebbe da solo risollevarla dal declino degli ultimi anni. Ma per dati certi bisognerà aspettare il 15 luglio, quando Gannett diffonderà i risultati del secondo trimestre.