Dopo aver messo in ginocchio i quotidiani americani – colpiti anche dal calo delle entrate pubblicitarie per via della crisi – internet si accinge a fare un’altra vittima. Secondo il New York Post, infatti, Playboy è in vendita per 300 milioni di dollari, ma finora nessun potenziale acquirente si è fatto avanti.
Il mitico fondatore della rivista, l’ottantatreenne Hugh Hefner, che detiene ancora il 70 per cento delle azioni della Playboy Enterprises, non è d’accordo, ma il resto degli azionisti sta facendo di tutto per convincerlo. Impresa che si prospetta ardua: ”non mollerà mai e probabilmente si porterà Playboy nella tomba”, ha dichiarato una fonte vicina al gruppo dei venditori.
Ma, tanto per cominciare, il valore di mercato della rivista è oggi 100 milioni di dollari, e secondo il New York Post il prezzo di vendita è stato gonfiato per consentire a Hefner, in caso di vendita, di mantenere il suo lussuoso stile di vita. Ma di questi tempi vendere a 300 quello che vale 100 non è un’impresa facile.
Le donnine piùo meno nude e gli ottimi servizi giornalistici che dal 1953 hanno fatto il successo di Playboy sono reperibili a iosa anche su internet, e lo sono gratis. E come per i quotidiani, il calo delle entrate pubblicitarie e delle vendite hanno stremato anche Palyboy.
La circolazione della rivista è calata di 600 mila copie tra il 2002 e il 2008, attestandosi ora a 2 milioni e mezzo di copie. Nel 1972 ne vendeva oltre 7 milioni, quando secondo i dati di allora era tra l’altro comprata ogni mese da un quarto di tutti gli studenti delle università americane.
Nonostante ua serie di tagli draconiani alle spese, nell’ultimo trimestre la Playboy Enterprise ha perso 13,7 milioni di dollari, a fronte di una perdita di 4,2 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Le entrate sono crollate a 61,6 milioni, contro i 78,5 milioni nel 2008. E da quando a gennaio la figlia di Hefner, Christie, ha lasciato il suo posto di amministratore delegato, non è ancora stato trovato un sostituto.
”Certo, Playboy vende ancora, ma non abbastanza”, ha dichiarato un analista, ”perchè se vogliamo essere onesti bisogna dire che la rivista ha fatto il suo tempo. Le conigliette, i paginoni centrali con le più belle donne del mondo, le interviste, non tirano più. Dopo un passato glorioso, Playboy è stato ingoiato da internet e non c’è nulla che Hefner possa fare. I tempi sono cambiati”.
