VELTRONI – «I sardi devono sapere che il voto di domenica e lunedì prossimi riguarda esclusivamente il governo della loro Regione e non altro». Così Walter Veltroni, a Cagliari per chiudere la campagna elettorale a sostegno di Soru, ha risposto ai giornalisti che gli domandavano il "peso" in campo nazionale del risultato delle elezioni nell’isola. Il leader Pd si è detto convinto del fatto che finita la campagna elettorale «Berlusconi non lo si vedrà più, come non lo si è visto più in Abruzzo e in tutti i posti nei quali è andato». «La differenza col centrodestra? Sul nostro simbolo – ha spiegato Veltroni – c’è scritto "Renato Soru presidente", su quello del Pdl "Berlusconi presidente". Non c’è dubbio che fra i due quello che sarà presidente della Regione sarà Renato Soru che continuerà un’opera a difesa delle identità e della forza di questa Regione».
«INVASIONE CONTINUA E VIOLENTA DEL PREMIER»- Ed è lo stesso Soru a sostenere che il premier Berlusconi «continua a violare le regole» della campagna elettorale «parlando senza contraddittorio nelle reti private e pubbliche nazionali». «L'anomalia di questa campagna elettorale – ha detto Soru – è l'invasione continua e violenta da parte del presidente del Consiglio venuto in Sardegna a turbare quello che dovrebbe essere il normale svolgimento di una democratica competizione elettorale, intrattenendo la gente con barzellette spesso anche di cattivo gusto». A Cagliari anche Antonio Di Pietro. «La competizione elettorale sarda ci ha dato un messaggio importante: volendo si può fermare la macchina pubblicitaria di Berlusconi. Si può se solo si fa capire che questo voto interessa non solo la Sardegna ma tutta l'Italia» ha detto l'ex pm.