Tutti in Florida. Quel che conta, in quest’ultima fase di campagna elettorale (anche tenendo conto della possibilità di utilizzare il voto anticipato che quest’anno è stata sfruttata da molti più americani che in passato) è l’oscillazione degli Stati indecisi, dove infatti i candidati stanno concentrando le loro energie in queste ore.
Dopo essere stati in Ohio lunedì, dove Obama ha pronunciato il discorso principale (il "closing argument") della fine della campagna, in cui ha ricordato agli elettori che saranno chiamati a "scegliere tra la paura e la speranza", oggi i due candidati sono in Florida. Qui, dove si giocò la clamorosa vittoria di George W. Bush contro Al Gore nel 2000 e i repubblicani vinsero ancora quattro anni fa, ora Obama sarebbe in vantaggio di 4 punti (sondaggio Cnn). Molto più ristretto il margine indicato da Realclearpolitics: 47,7 per cento contro 45,8 per cento. Con poco più di un punto di vantaggio, il circa 6 per cento di elettori che si dichiarano ancora indecisi diventa naturalmente determinante. In Florida sono già 1,2 milioni gli elettori che hanno votato.
McCain ha in programma un comizio a Miami, una tavola rotonda a Tampa e una manifestazione a Palm Beach. Obama, dopo una tappa a Raleigh, North Carolina (altro Stato che spera di strappare ai repubblicani, che lo detengono da oltre 30 anni), sarà in Florida dove salirà sul palco al fianco di Bill Clinton.
Quanto agli altri Stati chiave, Obama è in vantaggio di 6 punti in Ohio e ingaggia un testa a testa in Indiana dove McCain difende un risicato vantaggio (Cnn).
Il video misterioso. Forte di una campagna stabilmente positiva benché lunghissima, e soprattutto di sostanziosi finanziamenti, Obama gioca stasera un colpo ad effetto senza precedenti. Manderà in onda un video di mezz’ora in prima serata (alle 20 ora della East Coast, l’1 del mattino in Italia) sui maggiori network nazionali. Tenuto segreto fino all’ultimo, oggi il New York Times ne anticipa alcuni contenuti. Ci saranno immagini di vita americana girate da Davis Guggenheim (il regista e produttore del documentario di Al Gore "Una scomoda verità"), montate insieme al volto di Barack Obama che guardando in camera parla agli americani: "Abbiamo visto come negli ultimi otto anni le decisioni del presidente possono avere un profondo effetto sul corso della Storia e sulla vita degli americani". Seguono scene estratte dai venti mesi di campagna elettorale di Obama, con il candidato seduto al tavolo di cucina insieme a famiglie della classe media, oppure accolto dalle folle ai suoi comizi.
Uno sforzo economico davvero notevole, visto che le televisioni (tra cui Nbc, Cnn, Fox, Cbs) si sono fatte pagare un milione di dollari ciascuna per vendere questo spazio ambitissimo in primetime. Ma Obama può permetterselo: la sua campagna ha raccolto la cifra record di 600 milioni di dollari. Prima di lui solo l’ultramiliardario Ross Perot nel 1992 tentò la via degli "infomercial" per sostenere la propria candidatura da indipendente alla Casa Bianca. Fece ben 16,5 milioni di ascolti, ma perse la corsa.
Si scommette in Italia. La Snai ha aperto questa mattina le scommesse sul risultato del voto del 4 novembre: secondo i quotisti, la vittoria di Obama è offerta a 1,15. Decisamente staccato il candidato repubblicano John McCain, la cui vittoria è offerta a 5,50.