ELUANA, IL PADRE: ”LA CHIESA NON PUO’ IMPORMI I SUOI VALORI”

«La Chiesa non ha nulla a che vedere con questo problema, non mi può imporre i suoi valori. Può esprimere la sua opinione, però ciò che dice non ha nulla a che vedere con me o con Eluana». Sono parole severe quelle del padre di Eluana Englaro, Beppino, espresse in un'intervista rilasciata alquotidiano spagnolo «El Pais». Sul ruolo svolto dalla Chiesa in questa vicenda e sul plauso che ha riservato a Berlusconi, Englaro ha affermato: «Della Chiesa non parlo. Sento un sacro rispetto per essa e spero che da parte della Chiesa ci sia lo stesso sentimento. Spero che sappiano ciò che dicono e ciò che fanno, quindi non polemizzo con essa». «Il magistero della Chiesa – ha affermato ancora Beppino Englaro – è morale, lo Stato è laico, e al suo interno ci sono anche i cattolici. Ciò che dice la Chiesa deve riguardare loro, non coloro che non professano questa confessione. Di conseguenza tutto ciò che la Chiesa dice è un loro problema, non mio». Quindi ha aggiunto poco oltre: «I 2009 anni di storia della Chiesa vanno in una direzione, ma lo Stato va per la sua strada. Per chiedere giustizia non mi sono rivolto alla Chiesa ma ai tribunali di giustizia. A loro non ho chiesto niente, ne glielo chiederò. Possono dire ciò che vogliono, è un loro problema, non mio».

NEL 2004 CHIESI AIUTO A BERLUSCONI – E a proposito delle richiese per avere giustizia il signor Englaro rivela nell'intervista che nel 2004 scrisse una lettera all'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi chiedendogli aiuto, ma quest'ultimo non gli rispose. In merito al decreto legge del governo e agli ultimi sviluppi della vicenda, Beppino Englaro, afferma: «È stato solo un colpo ad effetto, l'unica cosa da dire è che la realtà a volte supera la fantasia più creativa. È assai curioso che Berlusconi sia entrato in scena in questo preciso momento. Quando era premier, nel 2004, gli scrissi una lettera chiedendogli aiuto, non mi rispose». «Dato che la politica non fece nulla e nemmeno il governo – ha spigato ancora Englaro – mi sono rivolto ai giudici. Gli chiesi aiuto ed essi hanno fatto il loro dovere. Nel corso di più di dieci anni tutte le istanze giudiziarie sono state esaminate fin nel minimo dettaglio. Non so cosa sperano di scoprire ora i politici». Su quest'ultimo punto e quindi in merito alla posizione espressa dal governo di voler evitare la morte di Eluana, Beppino Englaro osserva: «vogliono bloccare la sentenza della Corte di Cassazione. Però in un Paese civile questo non dovrebbe succedere. Berlusconi si è confrontato con il Presidente della Repubblica per cercare di arrestare la legalità. Forse non conosce la divisione dei poteri».

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