ELUANA: LA CLINICA DI UDINE DENUNCIA ”INTIMIDAZIONI” DAL MINISTRO

«Abbiamo ricevuto intimidazioni da un Ministro della Repubblica». Queste le parole di Claudio Riccobon, amministratore delegato della clinica "Città di Udine", che ha ribadito la disponibilità ad ospitare Eluana Englaro durante il protocollo di distacco dall’alimentazione forzata, e ha risposto in questo modo alle parole di Maurizio Sacconi, ministro per il Welfare, che aveva parlato di «conseguenze immaginabili» per la struttura se avesse disobbedito all’atto di indirizzo emanato dal dicastero.

«L’ITALIA E’ UN PAESE STRANO» – Riccobon parla dunque di «intimidazioni che hanno cercato di colpire l’azienda nel suo interesse vitale, arrivando a minacciare la sospensione dell’attività in accreditamento con il Servizio sanitario nazionale». E aggiunge: «L’Italia è veramente un Paese strano o alla deriva. Una struttura sanitaria, su base volontaria ed in forma gratuita – ha aggiunto – si rende disponibile a dare applicazione ad un decreto di Corte d’Appello, ratificato dalla Corte di Cassazione, ormai inoppugnabile e definitivo, ed un Ministro della Repubblica cosa fa? Lancia intimidazioni. Non ci sono parole per commentare un simile fatto – ha spiegato -. Credo che un Ministro debba comportarsi in maniera diversa, più adeguata al ruolo che gli è stato affidato da un Governo».

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