PONZIO PILATO – Sacconi, nel corso di un incontro con il suo omologo britannico, ha spiegato che l'atto di indirizzo al servizio sanitario nazionale «affinché avesse comportamenti omogenei sul dovere di alimentazione e idratazione delle persone in disabili, in ossequio alla legislazione italiana e alle carte dell'Onu, è stato doveroso e opportuno in assenza di una legge che regoli la fine dell'esistenza». «Ho sempre detto che Ponzio Pilato non fu un buon esempio di governo – ha proseguito. – Tutte le posizioni, in una materia così delicata, vanno rispettate. Ma è assurdo che un atto del genere sia stato attratto in una dimensione penale. Questa sì che è un'intimidazione, ma io non sono un tipo che si fa intimidire».
LA DENUNCIA – Il ministro, nei giorni scorsi, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Roma nell'ambito della vicenda di Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da oltre 16 anni e al centro di una battaglia legale condotta dal padre, Beppino, per ottenere che sia lasciata morire. «Un atto dovuto – hanno spiegato i magistrati – al fine di inviare gli atti al competente tribunale dei ministri». In precedenza, infatti, i Radicali avevano sporto denuncia nei confronti di Sacconi per violenza privata ai sanitari della casa di cura "Città di Udine" che doveva accogliere la donna e che ha rinunciato dopo l'intervento del ministro stesso.