EUROLANDIA: AD AGOSTO SCENDE INFLAZIONE

L’inflazione allenta la morsa in Europa. Nel mese di agosto, nei 15 Paesi della zona dell’euro, si è fermata al +3,8% contro il +4% registrato a luglio. Lo indica la stima flash resa nota oggi da Eurostat, l’ufficio europeo di statistica. Il dato definitivo sarà diffuso il 16 settembre prossimo.

ITALIA – Per quanto riguarda l’Italia, l’Istat stima che l’inflazione ad agosto è scesa al +4% dal +4,1% di luglio, mentre su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,1%. L’istituto di statistica calcola che l’indice armonizzato agli altri Paesi europei sia invece salito dal +4% di luglio al +4,2% di agosto, con una variazione nulla dei prezzi rispetto al mese precedente. L’Istat sottolinea che nei mesi estivi quest’indice, a differenza del Nic, cioè di quello dell’intera collettività, risente delle turbolenze dovute ai saldi che hanno avuto un effetto molto forte a luglio, apparentemente attenuatosi, in base ai dati provvisori, ad agosto. Si tratta comunque di «fenomeni stagionali», spiegano i tecnici, aggiungendo che per verificare l’effettivo andamento dell’indice armonizzato è opportuno aspettare settembre. La decelerazione del Nic dal 4,1% al 4% si deve principalmente al rallentamento congiunturale dei prezzi dell’energia e a quello tendenziale dei prezzi degli alimentari, cioè dei due capitoli che finora hanno trascinato l’inflazione al rialzo. Il capitolo energetico ha infatti registrato un calo mensile del 2,4%, mentre il tasso di inflazione tendenziale è passato dal +16,6% di luglio al +14,5% di agosto. Per quanto riguarda gli alimentari, il tasso di crescita tendenziale è invece passato dal 6,3% al 6,2%. Guardando ai capitoli di spesa, rispetto a luglio i prezzi sono aumentati soprattutto per ricreazione, spettacoli e cultura (+0,7% dovuto essenzialmente a dinamiche stagionali), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,2%) e trasporti (+0,2%). Tre capitoli hanno invece registrato variazioni negative: comunicazioni (-0,7%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,3%) e abbigliamento e calzature (-0,1%). Rispetto ad agosto 2007 gli incrementi più elevati sono stati invece quelli di abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+8,2%), trasporti (+7,5%) e prodotti alimentari e bevante analcoliche (+6,2%). L’unica variazione negativa è stata quella del capitolo comunicazioni (-3,9%).

DISOCCUPAZIONE – Eurostat ha reso noto anche il dato del tasso di disoccupazione della zona-euro: a luglio è rimasto stabile al 7,3% rispetto a giugno. Il livello nel luglio 2007 era del 7,4%. Nell’Ue a 27 Paesi, invece, la disoccupazione a luglio si attesta al 6,8%, anche in questo caso invariata rispetto al mese precedente; mentre un anno prima era al 7,1%. Gli stati membri che hanno registrato i tassi più bassi sono Danimarca (2,3%) e Olanda (2,6%); i più alti invece sono stati osservati in Spagna (11%) e Slovacchia (10,3%). L’ultimo dato disponibile per l’Italia è quello di marzo (6,5%).

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