MILANO – Angelo Guido Mainardi, fondatore di Mythos Arke', nota societa' di consulenza che aveva gli uffici nella Torre Velasca di Milano, e' stato condannato a 8 anni e 3 mesi di reclusione al termine del processo milanese con al centro una maxi-frode fiscale da circa 470 milioni di euro, che sarebbe stata messa in piedi dai vertici della societa', accusati di avere offerto a una serie di clienti 'pacchetti fiscali' illegali per evitare di pagare le tasse. I giudici della prima sezione penale di Milano hanno condannato Mainardi anche a risarcire con una provvisionale da 35 milioni di euro l'Agenzia delle Entrate, che si e' costituita parte civile. Giuseppe Berghella, un altro dei fondatori della societa', accusato con Mainardi, a vario titolo, di associazione per delinquere, frode fiscale, truffa ai danni dello Stato, corruzione e altri reati, e' stato condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione, mentre altri 3 imputati a pene comprese tra i 6 mesi e un anno e 8 mesi. Altri imputati invece sono stati assolti. Mainardi e Berghella (condannato a un provvisionale da 15 milioni di euro nei confronti dell'Agenzia delle Entrate) vennero arrestati nel febbraio 2008 assieme a Carlo Zamparelli e Riccardo Bellenna, all'epoca rispettivamente capi delle aree fiscale e finanziaria contabile di Mythos, che nell'aprile 2009 hanno patteggiato la pena assieme ad altre otto persone. Con quei patteggiamenti era stato concesso anche un risarcimento di circa 21 milioni di euro a favore dell'Agenzia delle Entrate. L'inchiesta, condotta dai militari del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano e coordinata dal pm di Milano Gaetano Ruta,aveva accertato la vendita di ''prodotti fiscali'' a favore di alcune aziende per consentire loro di evadere le tasse, avvalendosi anche di prestanome. Per un totale di 470 milioni di tasse non dichiarate, oltre a fatturazioni fittizie per oltre 100 milioni, falsi crediti d'imposta per 51 milioni e illeciti rimborsi d'imposta per altri 8 milioni. .
