Cacciato dal partito per aver usato una falsa identità. La vicenda pirandelliana ha avuto luogo ad Arenzano, in provincia di Genova, e protagonista è Pasquale Esposito, alias Paolo Masi. La notizia ha fatto scalpore perchè Esposito è l’ex portavoce e attuale collaboratore del sindaco di Arenzano, Luigi Gambino.
L’uomo aveva falsificato le sue generalità dopo essere stato condannato a cinque anni di carcere per traffico d’armi. I fatti risalgono al 1990, quando Esposito è stato fermato al valico italo-svizzero di Brogeda con due Kalashnikov, sei caricatori ed un giubbotto antiproiettile nel bagagliaio dell’auto.
L’uomo confessò che le armi erano destinate ad un gruppo armato palestinese. Dopo aver scontato la condanna, l’uomo cambiò nome e si trasferì in Liguria, con la nuova identità.
A settembre è emersa la sua falsa identità, per cui Sinistra Democratica, a cui Esposito, anzi Masi, era iscritto, ha deciso di espellerlo dal partito.