Facebook è arrivato a cento milioni di iscritti, a cinque anni dalla nascita, dall’idea di uno studente che oggi ha 24 anni e di un suo compagno di scuola.
Cominciano i problemi della crescita. Le dimensioni fanno sì che i suoi utenti non condividano gli stessi interessi o gli stessi gusti. Non sono più gli studenti di Harvard, sono di tutte le età, il settanta per cento è sparso in tutto il mondo: Italia, Repubblica Ceca, Indonesia.
Ci sono state proteste, da un milione di iscritti, che non hanno gradito una “riforma grafica” che ha portato Facebook nel territorio di Twitter. Ma Twitter può essere un duro concorrente e la storia di internet potrebbe averla scritta Charles Darwin, tanto dura è stata e è la selezione naturale in questi anni.
E poi c’è il problema dei ricavi. Da dove arriveranno? Escluso esplicitamente che si facciano pagare gli utenti, i soldi dovranno venire dalla pubblicità. Che tipo di pubblicità?
Blitzquotidiano ha scelto questo articolo come proposta di oggi. È una lettura che consigliamo agli appasionati di internet, di facebook, ma anche a chi semplicemente ama leggere un articolo ben scritto e informato.