di Geronimo
Parliamo di fannulloni o assenteisti, due categorie facilmente assimilabili. Prendere lo spunto ci e’ facile, da un fatto di questi giorni che ha dello stupefacente. La dottoressa Maria Colavita, 44 anni, medico dell’ospedale di Rivoli, è stata arrestata dalla Guardia di Finanza di Milano perche’ grazie a una sequela impressionante di certificati falsificati o compilati da lei stessa per più di un anno si è assentata dal lavoro ricevendo lo stipendio mentre faceva in nero l’urologa a Milano. La brava donna e’ accusata di falso, truffa ai danni dello Stato e induzione in errore. La vicenda è stata sollevata da un servizio di «Striscia la notizia» dopo che la Colavita era apparsa in tv alla trasmissione «I soliti ignoti». Tutto comincia nel 2007 quando la dottoressa scivola per le scale. In pronto soccorso le trovano solo qualche ammaccatura, ma un suo amico medico leggerà le lastre sospettando la frattura di una vertebra sacrale. Partono i certificati falsi che, uniti a «diagnosi compiacenti di medici amici», allungano la malattia a dismisura. Un «disegno» criminale», lo definisce il gip Enrico Manzi sottolineando «la intollerabile e stupefacente disinvoltura nel commettere reati». Bene. La dottoressa Colavita e’ riuscita ad ingannare i suoi datori di lavoro per piu’ di un anno, prendendo il suo bravo stipendio e in piu’ per arrotondare il bilancio facendo pratica medica privata in nero. Ora viene da chiedersi: come e’ possibile che le autorita’dell’ospedale di Rivoli, dopo tanti mesi di assenza della loro dipendente non abbiano sentito odore di bruciato? Hanno forse guardato dall’altra parte? In questo caso sarebbero corresponsabili del reato commesso dalla dottoressa con tutte le conseguenze che la magistratura riterra’ opportune. E passiamo a quell’altra genia terribilmente odiosa degli impiegati pubblici che non lavorano: i micidiali fannulloni. Coloro che spariscono dalle loro scivanie ministeriali per andare a fare la spesa, che leggono il giornale invece di servire il pubblico, che chiudono i loro sportelli quando dovrebbero essere aperti, che si dichiarano incompetenti su un qualsiasi problema per la pigrizia di andare ad informarsi magari presso il loro superiore. Ora il nuovo governo sembra intenzionmato ad usare il pugno duro contro questi parassiti della societa’. Il problema dei fannulloni e degli assenteisti nella Pubblica amministrazione si risolve facilmente, semplicemente licenziandoli. Lo ha detto il neo-ministro dell’Innovazione e della Funzione pubblica, Renato Brunetta, in occasione dell’inaugurazione del Forum della Pubblica amministrazione. «Su questo ho le idee molto chiare – ha precisato Brunetta – ci sono le leggi che consentono la cassa integrazione e il licenziamento, solo che non sono mai state utilizzate. Il clima però, adesso è cambiato. Lo chiede il Paese di intervenire e non il professor Brunetta». Brunetta, quindi, ha spiegato che «è un miracolo che la Pubblica amministrazione ancora stia in piedi non avendo strumenti come incentivi, disincentivi, premi e punizioni. Un’azienda privata in queste condizioni avrebbe già chiuso». Staremo a vedere.Fannulloni e assenteisti sono radicati saldamente sul territorio, e medici amici o compiacenti abbondano. Quindi non trattenete il fiato per vedere la vostra anagrafe o il vostro ufficio postale diventare copie delle loro controparti svizzere. Anche se Brunetta ce la mette tutta, ci vorra’ del tempo. Ma, come si dice, l’importante e’ cominciare.
