A Ferrara, Virgilio e sua figlia Silvia escono allo scoperto e raccontano alla Nuova Ferrara la storia di Antonella, in stato vegetativo da ormai 18 anni. Una storia che ricorda molto quella di Eluana Englaro per le condizioni cliniche della donna: immobilizzata a letto, è alimentata da un sondino gastrico.
Completamente diversa è invece la situazione dei suoi familiari. Il marito Virgilio ricorda le parole di Antonella di fronte a una persona costretta in un polmone d’acciaio: «Disse che non si sarebbe mai voluta trovare in simili condizioni, ma io non ho mai pensato di seguire la sua indicazione». Naturale allora il paragone con Beppino Englaro: «Rispetto le sue scelte e sono anch’io favorevole al testamento biologico – prosegue Virgilio – ma la vita è sacra e non mi è mai venuto in mente di interrompere l’alimentazione». La stessa opinione ce l’ha anche la figlia Silvia. Entrambi ricordano tutti i sacrifici fatti nel corso degli anni e continuano a sostenere che Antonella è assolutamente cosciente: «Dalle espressioni del suo volto, capiamo i suoi stati d’animo. Ha sempre seguito e capito le vicende della nostra famiglia». E alla domanda se in vent’anni si sono mai spostati da casa, Virgilio risponde: «Siamo andati a Venezia, in montagna e in campeggio. Insieme ad Antonella, ovviamente».