La Fiat risponde duramente al sequestro dei tre dirigenti dell’azienda, avvenuto a Bruxelles: “La Fiat – si legge in una nota del Lingotto – esclude per il futuro la possibilità di tenere rapporti con organizzazioni sindacali che avallino simili forme di protesta. Sono state violate le norme del vivere civile impedendo lo svolgimento delle trattative sindacali. L’azienda non accetterà più questi comportamenti e si riserva di promuovere le eventuali azioni legali a tutela dei propri rappresentanti”.
La protesta di circa venti operai della Italian Auto Centre (Iac) di Bruxelles, nel frattempo, si è pacificamente conclusa. I dipendenti manifestavano contro il licenziamento di ventiquattro operai (su novanta), ma si sono arresi di fronte all’ingiunzione presentata loro dall’amministratore delegato di Iac, Bart Purnal.