Il piano della Fiat per acquisire la Opel, presentato lunedì dall’ad Sergio Marchionne al governo tedesco, prevederebbe la chiusura o il ridimensionamento di diverse fabbriche in tutta Europa, inclusa l’Italia, “una nel nord e un’altra nel sud”, a quanto scrive oggi il quotidiano economico tedesco Handelsblatt riportato da Repubblica. La Fiat non commenta le indiscrezioni.
Nel cosiddetto “progetto Phoenix“, un piano datato maggio composto di 46 pagine, fra le fabbriche che potrebbero “potenzialmente essere chiuse” in Germania c’è quella di Kaiserslautern. Ridimensionati gli impianti di Ruesselsheim e Bochum. Della possibile chiusura della fabbrica di Kaiserslautern hanno parlato nei giorni scorsi anche il Wall Street Journal e il ministro dell’economia tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg.
Subiranno tagli – secondo Handelsblatt – anche gli impianti di Saragoza in Spagna, Trollhaettan in Svezia, Anversa in Belgio, e forse anche quelli di Luton in Inghilterra e Graz in Austria. Non dovrebbero essere invece interessati dal piano di ristrutturazione i siti in Francia, Polonia, Grecia e Serbia.
Non si tratterebbe quindi del piano intitolato ‘Project Football’, del mese scorso, che questa settimana era stato attribuito alla Fiat dal quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung e che il Lingotto aveva smentito. Il documento ‘Project Football’, secondo il giornale, prevedeva la chiusura di 10 impianti in Europa, inclusi quelli di Pomigliano e Termini Imerese.
Nel frattempo il governo tedesco sta preparando un piano d’emergenza per la Opel contro un’eventuale insolvenza della casa madre Americana General Motors. Secondo il quotidiano Financial Times Deutschland nella sua edizione online, l’esecutivo pensa ad “aiuti di breve periodo” sotto forma di iniezioni di “liquidità ”.
