Inizia una nuova stagione calda di proteste sul versante Fiat. Le tute blu dello stabilimento di Termini Imerese tornano ad incrociare le braccia. Da questa mattina sono in sciopero per protestare contro la volontà del Lingotto di eliminare la produzione di automobili nella fabbrica isolana. E la protesta potrebbe continuare per giorni.
Questa mattina i metalmeccanici siciliani hanno scioperato per due ore e in questo momento si sono recati, sotto la pioggia e inzuppati d’acqua, nella vicina stazione ferroviaria di Fiumetorto per stoppare il traffico dei treni. C’e’ molta tensione tra i circa 2 mila lavoratori che non credono alla possibilità di un futuro sganciato dalle auto.
Guardando quei volti che non si rassegnano e ascoltando le loro grida, la mente va subito alla protesta che sette anni fa impedì la chiusura dello stabilimento. «Come allora anche oggi – ha affermato Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil – impediremo i piani di quanti vogliono ancora una volta penalizzare Termini Imerese. Iniziamo con lo sciopero e l’occupazione dei binari della stazione, ma non ci fermeremo».
Per domani è intanto atteso il vertice alla Regione, con Raffaele Lombardo e i sindacati, che dovrà definire una posizione e un documento unitari da sottoporre a Sergio Marchionne.