Fiat/Opel: un miliardo fa la Germania più morbida

Un miliardo di euro sul tavolo e la Germania si ammorbidisce, l’offerta Fiat interessa il governo di Berlino. Sono positive le prime reazioni ai colloqui di lunedì mattina di Sergio Marchionne in Germania, in vista dell’auspicato matrimonio con Opel. Il titolo Fiat è schizzato a + 8% a Piazza Affari e il Governo tedesco giudica interessante il piano presentato.

L’amministratore delegato della Fiat aveva proposto domenica in consiglio d’amministrazione lo scorporo del settore auto e una fusione con Opel e il resto delle attività europee della General Motors, cioè l’inglese Vauxhall e la svedese Saab. A tale scopo ha incontrato il ministro tedesco dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg. «La Fiat  – ha riferito zu Guttenberg – stima di aver bisogno circa di 5-7 miliardi di euro di prestiti-ponte» per concludere l’affare GM in Europa. Inoltre, sempre secondo il ministro, Marchionne ha assicurato che i sacrifici in termini di posti di lavoro non saranno drammatici.

Una nota del portavoce del Cancelliere Angela Merkel «accoglie favorevolmente» ogni possibile investitore interessato alla Opel, «senza decisioni predefinite». I sindacati tedeschi giudicano, invece, insufficiente l’offerta di un miliardo di euro presentata dalla Fiat. «Opel ha bisogno per proseguire la sua attività di circa 3,3 miliardi» ha sostenuto Reineker Einenkel responsabile del comitato d’impresa dello stabilimento Opel di Bochum.

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Warsamé Dini Casali