FIDEL CASTRO A OBAMA: ”RESTITUITE A CUBA LA BASE NAVALE DI GUANTANAMO”

Evidentemente Fidel Castro ha cambiato idea: prima delle elezioni aveva definito Obama un uomo «nobile e onesto» e non aveva nascosto l'auspicio di un miglioramento delle relazioni bilaterali tra Cuba e Stati Uniti. Ora il Líder máximo ribalta i toni e, nella rubrica Reflexiones sul sito governativo www.cubadebate.cu, chiede al neopresidente di restituire senza condizioni a Cuba la base navale della Baia di Guantanamo, dove Obama ha già deciso di far chiudere il carcere speciale per presunti terroristi. Non solo: il leader, anziano e malato, ha accusato il titolare della Casa Bianca e il suo vice Joe Biden di coinvolgimento nel «genocidio dei palestinesi», perché hanno «appoggiato risolutamente il rapporto tra Stati Uniti e Israele», ritenendo che «l'irrefutabile accordo in Medio Oriente debba imperniarsi sulla sicurezza israeliana».

«ABUSO DI POTERE» – «Mantenere una base militare contro il volere del popolo viola i più elementari principi della legge internazionale – scrive Castro nell'articolo intitolato «Decifrare il pensiero del nuovo presidente nord-americano», rinnovando le accuse mosse ai dieci presidenti che si sono succeduti da quando salì al potere con la rivoluzione nel 1959 -. Non rispettare il volere di Cuba è un atto arrogante e un abuso di potere contro un piccolo Paese». Cuba ha affittato Guantanamo a Washington dal 1903, a tempo indeterminato, dopo che gli Stati Uniti hanno occupato il Paese durante la guerra ispano-americana del 1898. Ma secondo Castro la base, nel sud-est del Paese, è detenuta illegalmente. Anche la voce più critica verso gli Usa in America Latina, il presidente venezuelano Ugo Chavez, aveva invitato Obama a restituire la base, dopo aver plaudito alla decisione di chiudere il campo di prigionia. La stessa richiesta è arrivata dal presidente paraguayano, l'ex prelato cattolico Fernando Lugo. Castro si è visto in qualche video e foto da quando ha subito un'operazione di chirurgia intestinale nel luglio del 2006, da cui non si è mai ripreso completamente. Ha comunque mantenuto un importante ruolo dietro le quinte nella gestione del governo, affidato al fratello Raul. Obama ha detto di voler normalizzare le relazioni tra Usa e Cuba, ma che non eliminerà l'embargo in corso da 46 anni a meno di radicali riforme nell'isola.

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