Nel 2007 รจ stato un record. Dai contribuenti infedeli smascherati dagli ispettori del fisco, piovono in un solo anno 6,3 miliardi di euro, il 50% in piรน rispetto al 2006. Nei primi quattro mesi di questโanno, altro record: 800 milioni recuperati dallโAgenzia delle Entrate, il 24% in piรน rispetto allโanno prima. Tanto? Pochissimo, se si pensa che secondo il governo e le sue agenzie, lโevasione fiscale in Italia ammonta alla bellezza di almeno 100 miliardi lโanno, secondo i dati del ministero dellโEconomia. Sono cifre ovviamente stimate, e per difetto. Secondo lโIstat, lโeconomia sommersa in Italia conterebbe per almeno il 20% del prodotto interno lordo, la bellezza di 280 miliardi. E secondo altre stime, ancora di piรน. In ogni caso, in Italia, lโevasione fiscale รจ pari al triplo di quella che cโรจ nei paesi europei piรน abili nella lotta al nero, e il doppio della media europea. Se si riuscisse a far pagare le tasse a tutti, ma anche ad incassare solo la metร di quei 100 miliardi evasi, lโItalia sarebbe un paese diverso.
Si potrebbe, per esempio, raddoppiare la spesa per la ricerca che ci vede allโultimo posto tra i paesi industrializzati, oppure, volendo, aumentare del 45% tutte, ma proprio tutte le pensioni. ร molto probabile, perรฒ, che tutto questo resti un sogno. Lโenorme diffusione del fenomeno, ma soprattutto lโincredibile ingegnositร degli italiani nello sfuggire al fisco non lasciano grandi speranze. Furbizia e sfacciataggine nei confronti del fisco sono il pane quotidiano per tantissimi italiani, che nel corso degli anni hanno applicato la loro proverbiale fantasia in una serie di truffe, garbugli ed espedienti senza pari al mondo. Un campionario quasi imbarazzante, ben descritto da Roberto Ippolito nel suo libro Evasori. Chi come quanto che uscirร domani in libreria, per lโeditore Bompiani. Una sorta di manuale dellโevasione e dellโelusione fiscale, messo insieme spulciando centinaia di articoli di giornale, senza la pretesa di trarne conclusioni.
Del resto, cosa si puรฒ dire di fronte ad alcuni dei casi segnalati da Ippolito, come quello dei materassi ยซgratuitiยป allegati a riviste con un prezzo di copertina di 2 mila euro, per sfruttare il regime fiscale agevolato per lโeditoria e pagare unโIva del 4% e non del 20%? Oppure dei circoli culturali che, sempre per sfruttare il regime fiscale decisamente piรน favorevole, nascondono vere e proprie attivitร economiche, magari da 800 mila euro lโanno di ricavi, come quella scoperta ad Oristano dalla Guardia di Finanza? La creativitร italiana si conferma senza confini. Servono clienti? Si inventano: a Giulianova, unโazienda che opera nella telefonia mobile รจ riuscita ad evadere 26 milioni di euro con false fatturazioni. E per essere ancor piรน credibili nei confronti del fisco, che cosa escogitano? Una richiesta di rimborso allโerario per la bellezza di 5 milioni di euro. Rara impudenza? Tuttโaltro: si usa cosรฌ anche in famiglia.
Nel libro si racconta dei due coniugi di San Donร di Piave, che simulano la donazione alla figlia di due terreni con un valore pari alla plusvalenza da tassare, 250 mila euro. Peccato che solo pochi giorni dopo la sveglia ragazza rivenda i terreni per la stessa cifra, non generando alcuna plusvalenza, nรฉ tassa da pagare. Tutti beccati in flagrante, ma solo per una leggerezza: gli assegni degli acquirenti finali, infatti, finiscono direttamente nel conto corrente di mamma e papร . In Italia non รจ difficile incontrare il precario con la Porsche, la pensionata settantacinquenne che dichiara mille euro al mese e si fa una piscina da trentamila euro, lโidraulico che dichiara 3 mila euro lโanno, ma gliene scoprono 350 mila. Casi isolati, forse. Gli studi di settore, che servono a far pagare le tasse ai lavoratori autonomi sulla base di un reddito presunto, dicono ben altro.
Parlano di 100 mila contribuenti, ad esempio, che scontano lโacquisto di beni strumentali senza perรฒ dichiararne il possesso. E tra questi: 3.329 ristoranti senza cucina o tavolini, 480 farmacie senza scaffali, 555 lavanderie senza lavatrici, piรน di 5 mila tecnici installatori senza pinze e cacciaviti, 360 laboratori di analisi senza strumenti. Addirittura 137 tassisti senza taxi! Anche gli ispettori del fisco si stanno attrezzando, con lโingegno, per far fronte allโemorragia di tasse che colpisce lโItalia. In Liguria, per esempio, quasi 10 mila contribuenti ยซsospettiยป sono finiti nel mirino dellโamministrazione fiscale, che sta completando i controlli in queste settimane. Come si รจ arrivati a loro? Incrociando le dichiarazioni dei redditi con i dati sui clienti raccolti in 33 agenzie di viaggio, nelle case dโasta della regione, negli aeroclub, nei centri estetici.
Per trovare i falsi poveri si cerca nel mucchio, come ha fatto lโAgenzia delle Entrate in Liguria, ma si puรฒ anche fare qualche indagine mirata. Come quella sui medici in Sicilia, da cui emerge che 100 su 250 non risultano in regola con il fisco. Oppure quelle che la Guardia di Finanza effettua ormai regolarmente sugli scontrini fiscali degli esercizi commerciali. Ma cโรจ poco che si puรฒ fare di fronte a casi come quello di un negoziante sardo che ha sempre rilasciato sorridente lo scontrino ai suoi clienti. Mai una volta colto in fallo. Senonchรฉ il nostro pasticcere, per ben sette anni si รจ ยซdimenticatoยป di presentare la denuncia dei redditi. Con mezzo milione di euro di tasse evase. Del resto, le probabilitร di essere controllati sono remote. Secondo alcuni studi, ogni evasore correrebbe questo rischio seriamente solo una volta ogni sedici anni. E da noi non esiste una forma di controllo sociale del fenomeno: la riprova รจ il putiferio che ha accompagnato in primavera la diffusione delle dichiarazioni dei redditi di tutti gli italiani su Internet, subito oscurate per la tutela della privacy.
La coscienza civile non aiuta, insomma. E anche la macchina dei controlli, benchรฉ faccia progressi enormi, non riesce a tenere il passo dellโevasione. Basti pensare al contenzioso. Anche quando il fisco riesce a spuntarla in diritto, impiega un tempo infinito per recuperare il maltolto. Il verdetto finale dei processi tributari arriva in media dopo quattro anni. E a conti fatti il bilancio รจ misero: su 44 miliardi di evasione accertata, le somme effettivamente recuperate dallo Stato si fermano al 7,3%. Come dire che il 92,7% di chi viene beccato la fa comunque franca.
