FRANA SULL’A3, 2 MORTI E 3 FERITI: I GEOLOGI, ”INASCOLTATI I NOSTRI ALLARMI”

È di due morti e tre feriti il bilancio delle persone rimaste coinvolte nella frana nei pressi dello svincolo autostradale di Rogliano Grimaldi, nel cosentino che si è verificata intorno alle 21.00 di domenica sera. Una delle tre persone rimaste ferite, un uomo ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale di Catanzaro, sarebbe grave.

IL BILANCIO – Si chiamavano Nicola Paliano, 59 anni, nato a Cotronei (Crotone) e residente a Catanzaro, e Danilo Orlando, 27 anni, di Catanzaro, le due persone morte. Le salme si trovano nell'obitorio dell'ospedale di Lamezia Terme per le autopsie. Le sette persone, che si trovavano a bordo del furgone, tutte di Catanzaro e dipendenti di una società di impianti elettrici, erano componenti di una squadra di calcetto amatoriale, impegnata in un torneo nazionale. Paliano era il presidente della squadra, mentre Danilo Orlando un giocatore. Con loro c'era anche il padre di Orlando, ora ricoverato in ospedale a Catanzaro.

SI SCAVA – Intanto i vigili del fuoco stanno proseguendo i lavori per rimuovere l'enorme quantità di fango che ha invaso l'autostrada causata dal forte maltempo che imperversa nella zona. La frana, secondo quanto si è appreso, sarebbe avvenuta in due tempi e ha interessato una collina nei pressi dell'A3 con un fronte alto circa sessanta metri.

GEOLOGI – «Più volte abbiamo lanciato l'allarme sulla devastazione del territorio calabrese, ma nessuno ci ha mai ascoltato». Lo sostiene il presidente dell'Ordine dei geologi della Calabria, Paolo Cappadona, facendo riferimento alla frana ad Altilia Grimaldi che ha provocato due morti.

TERZO MONDO – «Quello che è successo – aggiunge Cappadona – è da terzo mondo perché non si può morire per una frana sull'autostrada. In Calabria c'è un territorio devastato, esposto fortemente al rischio ideogeologico. A questo si aggiungono la malagestione del territorio e l'incuria dell'uomo. Il fatto è che ogni volta che cerchiamo come geologi di sensibilizzare le istituzioni su questo problema ci scontriamo con un muro di gomma perchè non ne viene percepita l'importanza».

LE INDAGINI – Intanto la procura della Repubblica di Cosenza ha avviato una indagine. Al momento il fascicolo d'indagine è contro ignoti e riguarda le ipotesi di reato di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. La Procura di Cosenza, secondo quanto si è appreso, sta effettuando una serie di accertamenti e di acquisizioni di atti e documenti per accertare eventuali responsabilità nei confronti di persone o enti. La Procura ha intanto disposto l'autopsia nei confronti delle due persone decedute.

 

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