L’ultima tragedia è avvenuta nel mezzo di una riunione sindacale. Un operaio di France Telecom, età 49 anni, appena trasferito dalla direzione, ha estratto il coltello e si è fatto harakiri. È il ventitreesimo caso di suicidio nelle fila dei dipendenti Telecom in Francia in pochi mesi. Il venerdì precedente una impiegata, che aveva appena subito il cambiamento del suo capo reparto, si è lanciata dal quinto piano del grattacielo degli uffici Telecom nel centro di Parigi. Contemporaneamente un’altra impiegata si era avvelenata con i barbiturici.
Secondo il giornale Liberacion la media dei suicidi Telecom supera cinque volte quella nazionale. I sindacati stanno denunciando la violenza dei sistemi di lavoro e di riorganizzazione degli organici sotto i colpi della crisi.
Una equipe di psichiatri studia il caso e annuncia nuovi, imminenti suicidi. Il caso è tanto grave e inedito che il presidente Nicolas Sarkozy ha deciso di intervenire per studiare con l’azienda una nuova strategia sul personale. Le motivazioni principali di gesti così estremi sono i trasferimenti improvvisi, anche a centinaia di chilometri di distanza. Il programma che fa saltare i nervi (e la vita) di tanti dipendenti ha un nome in inglese: “Time to move”, tempo di muoversi. Ma quelli di France Telecom non lo reggono.