È battaglia legale fra Italia e Spagna. Al centro della vicenda i due figli di Francesca Laverda di Thiene e Andy Vellar di Asiago. La donna, alla fine del mese di giugno, con un blitz a Piovene ha “rapito” i bambini, uno di sei a l’altro di dieci anni, temporaneamente affidati a una famiglia e si è rivolta al tribunale andaluso competente sul territorio di Marbella per contrastare le autorità italiane che le impedivano di portare con sè i bimbi.
Se da un lato la magistratura veneta ritiene di avere il pieno potere decisionale perché Francesca ha portato i figli in Spagna in maniera illegittima, violando le regole del nostro Paese, dall’altro lato trovandosi in uno stato straniero, peraltro appartenente alla Ue, la donna vorrebbe sollevare una sorta di conflitto di competenza.
E se la Spagna rigettasse le domande della Laverda? Che cosa succederebbe? Francesca riconsegnerebbe i suoi figli alle istituzioni indicate dal tribunale dei minori o proseguirebbe la sua fuga altrove?
Il timore del padre dei bambini è che la famiglia Laverda è ricca ed ha appoggi, quindi col denaro sarebbe in grado di garantirsi protezioni in Spagna.
Andy, il padre dei bimbi, era stato denunciato dall’ex moglie di avere molestato i figli, circostanza per la quale non aveva più potuto vederli per più di tre anni, prima di essere prosciolto da ogni sospetto nella maniera più trasparente.