Franceschini ha anche spiegato che per le prossime elezioni regionali di fine marzo «faremo delle alleanze che saranno diverse regione per regione, attorno ad un progetto preciso su cose da fare. No però a coalizioni litigiose come in passato fatte di quindici partiti tutti pronti a ricattare».
Per l’attuale segretario del Pd gli accordi con Bersani si fermano qui, ossia ci sarà solo una collaborazione reciproca. Franceschini ha infatti smentito su twitter che ci possano essere accordi segreti che porterebbero, in caso di vittoria al congresso di Pier Luigi Bersani, l’attuale segretario a diventare capogruppo alla Camera: «Un accordo con Bersani? Solo una menzogna e per me un insulto. Si tratta di vecchie tecniche da palazzi romani per far credere che ci si già un vincitore».