È incominciato a Tours il processo a Veronique Courjault, 41 anni, la madre accusata di avere ucciso e messo nel congelatore tre suoi figli appena nati, nascondendo gravidanze e parto a tutti e al marito compreso. Fu lui, il marito, un ingegnere espatriato in Corea, a scoprire nel frigo della loro casa asiatica i corpi dei tre bebè.
La moglie e i due figli erano in vacanza a Touraine. Il giallo esplose quando gli accertamenti genetici della polizia coreana stabilirono che quei neonati erano figli della coppia, fino a quel momento esclusa dalle indagini. Con il processo spostato ed esploso in Francia emersero le responsabilità della donna, che aveva nascosto al marito tutto. Alla fine la donna confessò che i bimbi congelati erano due gemelli e un terzo nato dopo. Falso anche quello. Erano tutti nati in anni diversi, 2002, 2003 e 2004, poi uccisi e quindi congelati.
L’incredibile giallo ha portato all’arresto di lei per assassinio (in Francia il reato di infanticidio è cancellato dal 2004). Il marito fu arrestato per complicità, ma lasciato ai domiciliari. Aspetta ancora la moglie, convinto che lei aveva sofferto solo di un totale rifiuto della maternità. La donna rischia l’ergastolo.
