A 95 anni di età è morto Maurice Grimaud, il prefetto di polizia che, con il suo sangue freddo, impedì che nelle strade di Parigi il maggio francese del 1968 si trasformasse in un bagno di sangue. All’annuncio della sua morte, Nicolas Sarkozy ha reso onore «a un grande servitore dello Stato che aveva saputo fronteggiare con il dialogo una delle più gravi emergenze di conflitto sociale della Repubblica francese nel Dopoguerra».
Grimaud era un prefetto di polizia, che nelle strade della capitale francese, in quei giorni durissimi, era riuscito a dialogare con i ragazzi in rivolta e che nel palazzo dell’Eliseo aveva convinto il presidente Charles De Gaule a non usare la mano pesante.
Collaborò con il primo ministro George Pompidou in modo molto stretto e, sebbene arrivato a Parigi da pochi mesi, fu veramente padrone della piazza anche in senso strategico. Ha avuto anche il riconoscimento di Daniel Cohn-Bendit, uno dei capi della rivolta sessantottina, che lo definì un poliziotto onesto,capace di spiegare ai poliziotti stessi quali sono i limiti della violenza nelle azioni di repressione.