Altro che scioperi, picchetti, manifestazioni. In Francia gli operai sono avanti anche nei modi di protestare. Hanno addirittura superato la tecnica dei rapimenti dei manager. Sono passati direttamente a minacciare di far saltare in aria la fabbrica che li ha licenziati.
L’azienda in questione è la New Fabris di Chatellerault, nel nord della Francia, e produce compomeneti per auto, o meglio produceva, visto che dal 16 giugno è fallita e ha licenziato tutte le maestranze: 366 lavoratori ormai disoccupati che in questo momento stanno occupando l’impianto. La minaccia degli operai in realtà è diretta ai clienti dell’azienda, a quei nomi di risalto come Renault e Psa Peugeot Citroen che contavano per il 90 per cento degli introiti del sito.
Se queste grandi case automobilistiche non pagheranno entro il 31 luglio un indennizzo da 30mila euro a ciascun lavoratore, questa la richiesta, la fabbrica verrà fatta esplodere dall’interno con delle bombole di gas.
Un bel cruccio per Renault e Peugeot che dentro lo stabilimento di Chatellerault ancora hanno depositati tutta una serie di componenti per auto per un valore complessivo di quattro milioni di euro.