Francia/ Processo Courjault: la madre che uccise e congelò tre bebè trova un alleato inatteso in un perito dell’accusa

Davanti alla Corte di Tours la madre accusata di avere soffocato e ucciso tre suoi neonati e di averli messi nel congelatore di casa ha avuto un’udienza più favorevole delle precedenti.

Veronique Courjalt, 41 anni, sposata, madre di due figli in vita, dopo essere stata interrogata nei giorni scorsi ha avuto l’indiretto supporto di un grande psicanalista: Michel Dubec, chiamato a deporre, paradossalmente, a favore dell’accusa di infanticidio.

L’insigne medico, autore di libri scientifici sulla maternità negata, ha spiegato il meccanismo psicologico che può avere portato la sciagurata a uccidere i figli senza neppure accorgersene. Dietro il dramma c’è il concetto della maternità negata, che non si accorge neppure del feto nel proprio corpo.

Si attende ora la deposizione dei periti incaricati dall’accusa di esprimersi sulla psiche della donna. Poi seguiranno le arringhe, la richiesta dell’accusa e il verdetto in pochi giorni. L’udienza tecnica ha toccato punti che assomigliano, fatte le dovute differenze, con uno dei gialli più seguiti in Italia, quello di Cogne.

Veronique Courjalt è accusata di avere ucciso e nascosto tre neonati tra il 1999 e il 2003 nella casa di famiglia in Corea, dove il marito lavorava. Fu lui a scoprire i corpicini di due neonati nei cassetti del congelatore. Il terzo era stato bruciato. Il processo sta scuotendo l’opinione pubblica francese.

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