Dopo lo stop alla pubblicità sui canali pubblici, in Francia sono in arrivo nuovi problemi per le reti di Stato. France Télévisions ha annunciato un piano di pre-pensionamenti che, entro il 2012, dovrebbe coinvolgere oltre novecento dipendenti.
Il gruppo, dopo il consiglio d’amministrazione del 6 giugno, ha reso noto che l’obiettivo principale è raggiungere il pareggio del bilancio, ma senza sacrificare nessuno dei suoi sei canali.
La promessa che il network ha fatto è di non procedere al licenziamento di nessuno dei suoi 11mila lavoratori, anche se la decisione del governo di vietare gli spot costringerà a richiedere dei finanziamenti pubblici per far fronte alla diminuzione delle entrate.
I sindacati sono già pronti a contestare il piano di France Télévisions. La Confédération générale du travail chiede che ogni posto che si libererà sia immediatamente riassegnato, per non aggravare le condizioni di lavoro e non abbassare la qualità dell’offerta.
Ma l’annuncio dei pre-pensionamenti è solo l’ultimo episodio che certifica le difficoltà delle televisione pubblica transalpina. Già nel 2008 il gruppo aveva dichiarato una perdita netta di 115 milioni di euro. E quando, nel 2011, il divieto di pubblicità su reti pubbliche si estenderà a tutte le 24 ore, la crisi potrebbe aggravarsi ulteriormente.
*Scuola di Giornalismo Luiss