Marsiglia è avvolta dalle fiamme. Ma la colpa non è del caldo, come spesso accade in questo periodo, bensì di un sottufficiale della Legione straniera. Che ha dato ai suoi uomini l’ordine di effettuare un’esercitazione utilizzando proiettili traccianti.
È accaduto nel campo di addestramento di Carpiagne, dove il militare ha autorizzato le esercitazioni di tiro con fucili d’assalto Famas e una bella provvista di cartucce calibro 5,56. Peccato che poi si sia bruciata la campagna circostante: 1300 ettari di bosco mediterraneo inceneriti. Fortunatamente senza vittime.
Il sergente, 43 anni nativo de la Réunion, è finito agli arresti. Su di lui si stanno abbattendo inchieste sospensioni bufere amministrative e disciplinari che ne metteranno a dura la carriera militare. Lui si è difeso sostenendo che nessuno lo aveva avvertito che era proibito usare quel tipo di proiettili in questa stagione dell’anno.
Ma il capo di Stato maggiore dell’esercito, generale Elrick Irastorza, è stato chiaro: «Le pallottole traccianti sono vietate non soltanto in questo periodo dell’anno ma per principio in tutti i campi di addestramento del Sud del Paese. È un errore professionale molto grave e un atto di indisciplina specifico».
Molto critica anche la reazione del mondo politico. Il sindaco di Marsiglia, Jean-Claude Gaudin, lo ha definito «uno stupido incredibile», mentre per il prefetto della regione Michel Sappin si tratta di «un imbecille».
