Alcuni si sono cambiati il nome in Huttler, altri in Schimdt o Komppensteiner, altri ancora hanno scelto cognomi americani. Sono i 40 discendenti vivi di Adolf Hitler, scoperti da un funzionario belga di 51 anni, Marc Vermeeren, che ha dedicato dieci anni della sua vita a scoprire i parenti del dittatore nazista. Le prove della consanguineità sono certe. Il ricercatore belga è riuscito a ricostruire le parentele attraverso il Dna. Vermeeren dice di avere ricostruito l’albero genealogico di Hitler e di avere incontrato due bisnipoti nella zona della Austria bassa, della quali Hitler era originario.
Per catturare il Dna dei parenti il belga è ricorso ha espedienti polizieschi, come rubare le salviette dove si erano appena puliti la bocca in un bar, o come raccattare cicche di sigarette appena fumate. Secondo il racconto dell’eccezionale ricercatore nessuno dei circa quaranta parenti incontrati ha – per sua fortuna – neppure una somiglianza fisica con Adolf Hitler e molti non sapevano di chi erano discendenti. Per risalire alle origini l’impiegato belga ha letto ben 500 biografie del dittatore nazista, trovando così la strada delle famiglie. Alcuni dei discendenti sono stati individuati a New York sotto il nome falso di Stuart-Houston. Uno di questi era agente di polizia.