I leader del G8 hanno raggiunto il consenso necessario per dimezzare le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra entro il 2050. Il primo ministro giapponese, Yasuo Fukuda, non nasconde la
sua soddisfazione per l’intesa raggiunta che rappresenta «un grande risultato. C’è una visione comune sulla questione del clima». Fukuda, in una breve dichiarazione, dice pure che l’accordo prevede «i singoli paesi fissino obiettivi di taglio a medio termine».
Cibo e petrolio. Il G8, giunto alla sua seconda giornata, ha espresso preoccupazioni sull’andamento delle quotazioni delle materie prime, a cominciare da cibo e petrolio, concordando sul fatto della necessità che si stabilizzino i prezzi. I leader si sono impegnati a una serie di dichiarazioni sullo stato della economia mondiale, sull’impegno per l’aiuto allo sviluppo africano, sulla sicurezza alimentare, sul rafforzamento della non proliferazione nucleare, sull’antiterrorismo, sulla cooperazione e sulla crisi politica nello Zimbabwe. Il G8 ha inoltre chiesto ai Paesi con abbondanza di scorte alimentari «dimettere a disposizione una parte delle loro eccedenze per i Paesi in crisi alimentare».
«Aumentare la produzione del greggio». Gli otto grandi hanno invitato l’Opec e i paesi produttori ad aumentare la capacità di produzione per far fronte all’aumento dei prezzi. «Le capacità di produzione e di raffinazione del greggio dovrebbero essere aumentate nel breve periodo – si legge nel documento del G8 sullo stato dell’economia mondiale – Sul lato della fornitura le capacità di produzione e raffinazione dovrebbero essere aumentate nel breve periodo, e sforzi congiunti sono inoltre necessari per espandere gli investimenti nella estrazione e nella distribuzione nel medio periodo. I Paesi produttori di petrolio dovrebbero assicurare un clima per gli investimenti stabili e trasparenti che faciliti un innalzamento della capacità produttiva necessaria per soddisfare la crescente domanda globale. Sul lato della domanda è importante fare ulteriori sforzi per migliorare l’efficienza energetica così come incrementare gli sforzi per seguire una diversificazione energetica».
Merkel soddisfatta. Il cancelliere tedesco Angela Merkel, ha detto in mattinata di essere soddisfatta per il lavoro fatto sui documenti sia per quanto riguarda i progressi sulla questione del cambiamento climatico sia per la cooperazione nel settore dei prodotti alimentari e petrolio. Da verificare, tuttavia, i dettagli dell’accordo sui cambiamenti climatici, anche se si parla di una visione comune «per tagliare le emissioni».
