Si chiudono i lavori del G8 e protestano le hostess e gli steward. Una paga misera per tante ore di lavoro e alcuni annunciano di dare battaglia legale. Il malumore deriva dal fatto che a questi ragazzi, 250 in tutto, l’agenzia Ega di Roma avrebbe promesso una retribuzione giornaliera di 150 euro, dal 5 al 10 luglio, invece oggi, dopo la partenza dei capi di Stato e di Governo da Coppito, è stato consegnato il contratto con la cifra di 5 euro al giorno.
«Una cifra irrisoria – commentano i giovani che hanno voluto rivolgersi alla stampa – per 14 ore di lavoro al giorno. Considerate – dicono – che oggi 12 di noi sono stati costretti a ricorrere alle cure sanitarie per disidratazione: nemmeno il tempo di bere abbiamo avuto per fare fronte alle necessità delle delegazioni». I giovani, inoltre, non vogliono capacitarsi anche di un altro fatto: i dirigenti dell’Agenzia li hanno più volte richiamati alla necessità di ostentare il più possibile la loro condizione di sfollati del terremoto dell’Aquila, anche a coloro che dell’Aquila non sono. Questo – dicono – per dimostrare che in questa occasione del G8 si è dato lavoro ai giovani terremotati, tutte balle: si tratta di sfruttamento». Molti di loro si sono rifiutati di firmare il contratto e annunciano battaglia legale.