«Il Collegio (composto da Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato), nel ribadire quanto già sostenuto nel provvedimento con il quale aveva immediatamente invitato a sospendere la pubblicazione online, – continua il Garante – ha stabilito che la modalità utilizzata dall’Agenzia è illegittima. L’Agenzia delle entrate dovrà quindi far cessare definitivamente l’indiscriminata consultabilità, tramite il sito, dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2005».
L’ulteriore diffusione online delle dichiarazioni dei redditi «può esporre a conseguenze di carattere civile e penale». Il Garante della privacy dunque, dopo aver stabilito «illegittima» la modalità di diffusione dei redditi da parte dell’Agenzia delle Entrate, avvisa che dovrà essere bloccata la diffusione su tutta la rete Internet. Secondo l’Autorità, «va ritenuta illecita anche l’eventuale ulteriore diffusione dei dati dei contribuenti da parte di chiunque li abbia acquisiti, anche indirettamente, dal sito Web dell’Agenzia».