Ieri il premier russo Vladimir Putin e il primo ministro ucraino Iulia Timoshenko avevano firmato un accordo che avevano definito "storico", valido fino al 2029. Sui dettagli dell'intesa, che prevede contratti separati per il gas di transito e per quello destinato al consumo ucraino, molti punti restano avvolti nel riserbo. Il costo di 1.000 metri cubi di gas nel 2009 dovrebbe comunque essere per Kiev mediamente sotto i 250 dollari, sui quali a dicembre si erano arenate le trattative. Le tariffe di transito per Mosca resteranno quelle del 2008, 1,7 dollari per 1.000 metri cubi e 100 chilometri di tubi.
La durata decennale dei contratti, sottoscritti dai numeri uno di Gazprom, Aleksei Miller, e di Naftogaz Ukraini, Oleg Dubina, garantisce secondo le parti il non ripetersi delle tradizionali crisi di fine anno, andando incontro alla richiesta europea di stabilità nei rifornimenti. E Putin ha puntualizzato che dopo la firma, non c'è più necessità di osservatori o di consorzi come quello che Gazprom aveva chiesto all'italiana Eni di organizzare per assicurare il gas 'tecnico', che mantiene la pressione nei tubi e convoglia i flussi nelle direzioni volute. Quel gas, ha detto Timoshenko, sarà dato a Kiev a prezzo speciale