«La cloaca del Csm correntizzato, partitizzato e parcellizzato è uno scandalo che offende gli italiani». La scintilla per il nuovo scontro in tema di gustizia sono le parole del capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri.
Insorge l’Associazione nazionale magistrati: «La magistratura italiana non si farà trascinare sul terreno dell’invettiva volgare e qualunquista e continuerà a perseguire la strada del rispetto tra le istituzioni dello Stato – dice Palamara -. Ma a chi quella strada mostra quotidianamente di abbandonare rispondiamo che difenderemo strenuamente i valori della Costituzione e dell’indipendenza della magistratura contro i tentativi ormai chiari di superare l’attuale sistema di divisione dei poteri dello Stato e volti a delegittimare l’intera magistratura e l’organo di governo autonomo».
La prima reazione "politica" è dell’Italia dei Valori che definisce «gravissime» le parole di Gasparri. «Non so se il senatore lo ricorda ma il Presidente delle Repubblica – rilancia la deputata Silvana Mura – è anche il presidente di quell’organo che lui definisce una cloaca». Contro gli attacchi alla alla magistratura interviene anche il Pd. «Una riforma contro la magistratura – avverte Anna Finocchiaro, Presidente del gruppo del PD al Senato – o peggio ancora, per garantire immunità o tutelare una cerchia ristretta di persone sarebbe dannosa per tutti».
Per Lanfranco Tenaglia, ministro della Giustizia del governo ombra del Pd, le parole di Gasparri sono «scandalose»: «Si tratta di dichiarazioni che dimostrano una totale mancanza di senso e di rispetto delle istituzioni. Criticare l’altrui operato è legittimo ma la denigrazione intacca lo stesso equilibrio fra i poteri dello Stato». Il segretario del Pd Veltroni si rivolge invece direttamente a Bossi: «Se la riforma del federalismo viene unita a quella della giustizia si ferma il dialogo del Pd con la Lega. Se si vuole continuare col federalismo bisogna evitare commistioni indegne, se qualcuno pensa di commistionarlo con la giustizia si ferma tutto quanto».
Poco prima Silvio Berlusconi aveva rinnovato forti critiche al Pd, colpevole di aver portato in Parlamento «frange giustizialiste estreme che ci fanno disperare e così rendono difficile il percorso parlamentare». Il nuovo duro scontro a distanza tra i due leader si snoda tra Roma, dove il presidente del Consiglio è ospite della Coldiretti, e Milano, dove il leader Pd partecipa a un forum organizzato dagli esponenti locali del partito. Veltroni incalza sul fronte economico: «L’Italia sta precipitando. Non ricordo un momento simile nella nostra storia», dice il leader Pd: «L’Italia è ultima in Europa per prodotto interno lordo. Cosa altro deve succedere per capire che l’Italia sta precipitando?». Il governo Berlusconi «ha perso dieci punti in poche settimane», «c’è Berlusconi ma è finito il berlusconismo», aggiunge Veltroni.
