«C’è la recessione globale, dobbiamo pianificare il futuro, vogliamo sentire cosa ne pensano i leader della finanza e della filantropia». Con questa lettera, il magnate statunitense Warren Buffett ed il fondatore di Microsoft Bill Gates hanno convocato in segreto nella President Room della Rockefeller University di New York un club esclusivo che si riunisce una volta ogni cento anni: a comporlo sono quegli americani che navigano, letteralmente, nei dollari e possono dunque condizionare l’andamento economico degli Usa.
Per fare alcuni nomi: i coniugi Bill e Melinda Gates e Warren Buffett che vantano rispettivamente beni per almeno 57 e 37 miliardi di dollari, la stella tv Oprah Winfrey, titolare di un impero editoriale da 2,7 miliardi di dollari, il sindaco di New York Michael Bloomberg con un patrimonio di 20 miliardi, George Soros, che di miliardi ne ha 11.
Altrettanto ricchi ma forse meno noti gli altri invitati alla riunione a porte chiuse: i finanzieri Eli e Edythe Broad con una fortuna di 5,2 miliardi; John Morgridge, ex presidente di Cisco, con la moglie Tashia; Peter Peterson, presidente del Blackstone Group; Julian Robertson, fondatore di Tiger Management Corporation; Patty Stonesifer, ex presidente della Fondazione Gates.
L’ultima volta che qualcosa del genere è avvenuto fu nel 1907.