Richard Timney, il marito del ministro dell’interno britannico Jacqui Smith, ha causato profondo imbarazzo alla moglie ed ha dovuto prodursi in umilianti scuse davanti ai giornalisti per aver incluso due film porno in una richiesta di rimborso per il collegamento a Internet presentata alla camera dei comuni.
Secondo il Sunday Express, il rimborso, inclusivo dei film a luci rosse e richiesto dalla moglie, avrebbe dovuto essere pari a 67 sterline (circa l’equivalente in euro).
Timney, che lavora come assistente della moglie ai Comuni, ha dichiarato di essere «profondamente spiacente per l’imbarazzo causato a Jacqui» e di «capire perfettamente la rabbia degli elettori».
A spiegare l’intera faccenda è poi stato il ministro, secondo cui includere i due film nella sua richiesta di rimborso per il collegamento ad internet è avvenuto accidentalmente e senza che lei se ne accorgesse. La Smith ha restituito i soldi spesi per l’affitto dei due film, 10 sterline.
Ma i giornali britannici si chiedono ora con malizia se il marito del ministro non sia un appassionato di film di quel genere, cosa che per il coniuge del ministro dell’interno sarebbe abbastanza disdicevole. I due film, è stato comunque precisato, sarebbero stati visti quando la Smith era fuori per lavoro.
«Dire che Jacqui è arrabbiata con suo marito è un eufemismo», ha detto un amico della coppia al Sunday Express, che ha tirato fuori la storia. «Lei non era lì quando questi film sono stati visti. È furiosa e mortificata».
A febbraio la Smith era stata fortemente criticata per aver chiesto un’indennità per la seconda casa, mentre a Londra, invece, era ospitata dalla sorella.
