Mentre i precari protestano in massa davanti al ministero dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini tira dritta per la sua strada. E annuncia un aumento del tempo pieno scolastico per 50.000 bambini. In una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro dell’Istruzione, ha sottolineato con soddisfazione che«il disastro che la sinistra prefigurava non si è dunque verificato e le famiglie non sono state affatto private, come qualcuno sosteneva, di questa possibilità».
La Gelmini ha quindi lasciato la parola ad alcuni dirigenti del ministero che hanno analizzato i dati. Quest’anno, nella scuola elementare, sono stata attivate 2.191 classi di tempo pieno in più rispetto all’ anno scolastico precedente, 1.505 solo in prima elementare, grazie all’introduzione del maestro unico e all’eliminazione delle compresenze. Le classi a tempo pieno, saranno in tutto 36.508 con un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente (2% in termini assoluti).
Il ministro, quindi, ha annunciato un piano di comunicazione per mettere in contatto il ministero con dirigenti scolastici, docenti e famiglie. Dopo un anno, il 2008, di stesura delle riforme ora si passa alla fase due. Quella dell’applicazione sul campo delle novità introdotte attraverso, anche, lo strumento del dialogo.
Nessuna riforma, invece, per quanto riguarda l’insegnamento della religione: per il ministro, infatti, Il no della Chiesa ad un’ora di religione multiconfessionale è«una giusta richiesta». «Credo che la pretesa della Chiesa di mantenere la connotazione attuale dell’ora di religione – ha aggiunto la Gelmini – sia legittima. Del resto, pur nel rispetto delle altre confessioni, credo sia innegabile il ruolo preponderante della religione cattolica nella nostra cultura, nel nostro pensiero, nella nostra storia».