Genova/ Uccidono a bastonate cuccioli di cinghiale. Tra gli autori del gesto anche un parroco che custodiva le carcasse dei cuccioli nel suo congelatore. Indagati per crudeltà su animali

Avevano bevuto qualche bicchiere di troppo e hanno pensato di smaltire la sbronza uccidendo con bastoni e vanghe una coppia di cuccioli di cinghiale che aveva avuto l’imrudenza di avvicinarsi troppo ai commensali.

Già di per sè l’episodio fa riflettere; ma il quintetto di San Bartolomeo di Sori (Genova), era guidato dal parroco, don Marco Fazio. Che ora, insieme agli altri quattro, è indagato per «di uccisione di animali con crudeltà e furto venatorio».

Anche perchè, secondo alcuni testimoni, fu proprio il sacerdote a tagliare la via di fuga ai cuccioli permettendo l’inizio della mattanza.

Di sicuro c’è che le carcasse dei cinghiali si trovavano all’interno del congelatore del parroco che le ha prontamente consegnate agli agenti per evitare un’imbarazzante perquisizione. Il Pubblico Ministero che guida l’indagine, Biagio Mazzeo, ne ha disposto il sequestro.

Non solo: durante l’episodio, sempre secondo i testimoni che hanno chiamato le guardie zoofile, erano presenti sul posto anche dei bambini che avrebbero assistito al massacro dei cuccioli.

Contro il parroco sono apparse nei pressi della sua chiesa scritte di insulti collegate alla vicenda e nel sono annunciate manifestazioni in segno di protesta nella sua parrocchia.

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Emiliano Condò