Aspri combattimenti a sud della capitale dell’Ossezia del Sud, Tskhinvali, tra le forze russe di mantenimento della pace e ”unita’ militari georgiane”. Sono 1.500 i morti negli scontri di ieri a Tskhinvali, secondo il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. Anche coloro che "hanno venduto le armi alla Georgia", afferma Lavrov in una chiara allusione agli Stati Uniti, devono essere ritenuti parzialmente responsabili degli avvenimenti in Ossezia del sud. Il ministro degli esteri ha accusato l’Ucraina per la vendita di armi, "che ha incoraggiato la pulizia etnica in Ossezia del sud". Sono oltre 30.000 i profughi che hanno lasciato l’Ossezia del sud per cercare rifugio in Russia dall’inizio delle ostilità con la Georgia, ieri all’alba.
Stamattina due caccia russi hanno bombardato i dintorni della città di Gori, in Georgia. Lo riferisce un reporter della Reuters, il quale precisa che tra gli obiettivi colpiti c’é una postazione di artiglieria a circa 10 chilometri a nord della città . Paracadutisti russi continuano a venire lanciati nella zona del conflitto con la Georgia.
Due aerei militari russi, un Su-25 e un Tu-22, sono stati abbattuti nella zona delle ostilità con la Georgia. Lo ammette il comando russo. Il segretario del consiglio di sicurezza georgiano Aleksandr Lomaia afferma per parte sua, sempre citato dall’agenzia Itar-Tass, che nei due giorni di conflitto sono stati abbattuti 10 aerei russi, quattro dei quali oggi sopra la cittadina di Gori. Le forze georgiane, ha detto il segretario del consiglio di sicurezza georgiano, hanno abbattuto un jet russo e ne hanno catturato il pilota.
Secondo il presidente russo Dimitri Medvedev le forze russe stanno conducendo in Ossezia del Sud, regione separatista della Georgia, un’operazione militare per "costringere la parte georgiana alla pace". "Essi hanno anche la responsabilità di proteggere la popolazione. Questo è quello che stiamo facendo ora", ha aggiunto il presidente. Medvedev ha definito "una catastrofe umanitaria" quanto sta avvenendo in Ossezia del sud e ha aggiunto che "i responsabili devono rendere conto di quanto hanno fatto, anche di fronte al diritto internazionale".
Intanto il governo georgiano si prepara a dichiarare lo stato di guerra. Il ministero della difesa e la residenza presidenziale stanno venendo evacuati così come altre istituzioni statali strategiche. Agli abitanti di alcuni quartieri di Tbilisi è stato raccomandato di scendere nella metropolitana. Dalla zona dell’aeroporto, vicino Kutaisi, sono stati evacuati donne e bambini. L’aeroporto internazionale ha interrotto i collegamenti, tranne che con la Turchia e l’Ucraina.
La Russia deve fermare gli attacchi in Georgia, ritirare le truppe dall’Ossezia del Sud e rispettare la sovranita’ nazionale georgiana: e’ l’esortazione del segretario di Stato americano Condoleezza Rice, che ha detto di star lavorando con gli alleati europei per mediare nella crisi.
”Gli Stati Uniti chiedono un immediato cessate il fuoco nel conflitto armato”, afferma la Rice, in una dichiarazione diffusa dal Dipartimento di Stato. Gli Usa chiedono alla Russia, ha aggiunto la Rice , ”di cessare gli attacchi sulla Georgia con aerei e missili, rispettare l’integrita’ territoriale delle Georgia, e ritirare le proprie forze da combattimento dal suolo georgiano”. Washington, ha detto la
Rice, sta ”lavorando attivamente con i partner europei, per avviare una mediazione internazionale”. Gli Usa chiedono ”con urgenza” alla Russia di sostenere questi sforzi. La Rice ha ricordato il sostegno della comunita’ internazionale alla sovranita’ e all’integrita’ territoriale della Georgia, ribadito da varie risoluzioni dell’Onu, la piu’ recente delle quali lo scorso aprile.
Gli Stati Uniti, l’Unione europea e l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) invieranno una delegazione congiunta per cercare di ottenere un cessate il fuoco nell’Ossezia del sud: lo rende noto questa sera una comunicato della presidenza francese di turno dell’Ue in un comunicato. ”E’ stato deciso che inviati dell’Osce, dell’Unione europea e degli Usa si recheranno in Georgia per giungere appena possibile ad un cessate il fuoco”, si legge nel comunicato. Questa decisione, prosegue il comunicato, e’ stata presa ”tenendo conto della gravita’ della situazione nell’Ossezia del sud e molteplici contatti presi da ieri sera dal ministro degli esteri francese Bernard Kouchner”. In precedenza da Washington fonti diplomatiche avevano parlato dell’invio di una delegazione congiunta Usa-Ue.
